di A.G.
16/05/2012
Tutto da rifare. Il passaggio dalle vecchie alle
nuove classi di concorso non ha più nulla a che vedere con la prima
bozza, che dopo un avvio in “pompa magna” nell’estate del 2009 si è man
mano persa tra le contestazioni. Nell’ultimo incontro con i sindacati,
tenuto il 15 maggio, il Miur ha presentato una nuova riorganizzazione.
I cui punti salienti sono rappresentati da un sostanziale dimezzamento
del numero (dalle attuali 174 le classi di concorso passeranno a poco
più di 80, comprendenti anche le nuove riguardanti gli insegnamenti nei
licei musicali e coreutici) e dall’introduzione di una serie di
“sottocodici”. Questi saranno utilizzati per calmierare il passaggio dal
vecchio al nuovo assetto dei nuovi raggruppamenti, in particolare su
cui il Ministero ha deciso di far confluire un ampio numero di
discipline.
“La soluzione con classi e sottoclassi – ha spiegato lo Snals, una cui delegazione era presente al confronto con l’amministrazione
- comporta: per il personale di ruolo la possibilità di mobilità tra
sottoclassi e sono previste specifiche forme di tutela a copertura di
situazioni di titolarità derivanti da vecchie sperimentazioni, tipico
esempio i titolari della ex A050 nei licei tecnologici; per il personale
incluso nelle graduatorie ad esaurimento si opererà analogamente sia
per una nomina a ITI sia per una a ITD”.
Sempre i rappresentanti del sindacato guidato da Marco Paoli Nigi, hanno spiegato che il Miur ha intenzione di dare “la
possibilità, per chi è in possesso di abilitazione, sia di ruolo o
meno, di poter ampliare l’abilitazione in suo possesso con
l’acquisizione di crediti formativi universitari, al fine di arrivare ad
acquisire una “abilitazione piena” valida per l’intero codice”. Ma anche “per
chi è in possesso di abilitazione per una sottoclasse, di poter
partecipare, per futuri concorsi ordinari, per la nuova intera classe,
anche senza integrare il percorso formativo in suo possesso”.
Tra le novità più importanti figura pure la
ripartizione dell’insegnamento di sostegno su tre sole classi di
concorso: la prima riguardante la scuola primaria, la seconda inerente
esclusivamente la secondaria di primo grado e la terza relativa alla
secondaria di secondo grado. In quest’ultimo caso, alle superiori, non
sembrerebbero essere più presenti le suddivisioni per aree (come
richiesto da tempo da più parti e a iniziare da molti degli stessi
specializzati).
Stavolta, memore di quello che accaduto negli ultimi
tre anni, il Miur ha intenzione di realizzare un’approvazione sprint:
entro giugno si concluderà il confronto coi sindacati, da cui il Miur
intende raccogliere e attuare i rilievi ritenuti idonei (il prossimo
appuntamento, durante il quale verranno recepiti i punti critici dei
rappresentanti dei lavoratori, è previsto per giovedì 31 maggio); prima
della pausa estiva il ministro Profumo conta di presentarla al Consiglio
dei ministri, per l’obbligatoria approvazione in prima lettura; poi
sarà necessario acquisire il parere delle Commissioni Parlamentari di
Camera e Senato, CNPI, Conferenza Stato Regioni e Consiglio di Stato.
Tutte operazioni che l’amministrazione conta (ottimisticamente!) di
portare a termine entro il prossimo autunno. In modo da utilizzare le
nuove classi di concorso già in occasione dell’annunciato ritorno al
maxi-concorso pubblico per accedere direttamente alla docenza.
Successivamente per l’avvio della seconda tornata dei Tfa, la mobilità e
le assegnazioni dell’anno scolastico 2013/14.
fonte: La Tecnica della Scuola