mercoledì 27 giugno 2012

Corsi di sostegno per gli esuberi, precedenza alla A075 e A076 poi agli altri, il resoconto della UIL

Incontri  MIUR - UIL SCUOLA

Il giorno 26 giugno si è svolto un incontro tra il ministero e le organizzazioni sindacali sulla questione relativa ai corsi di riconversione per il sostegno e sui corsi di formazione  sulla lingua inglese per gli insegnanti  di scuola primaria
Per la Uil scuola hanno partecipato Noemi Ranieri e Pasquale Proietti.
Corsi di riconversione per il sostegno

Ancora una volta l’informativa da parte ministeriale è stata molto parziale, limitata  ai soli dati quantitativi e numerici.
Le domande presentate dal personale in esubero o appartenente a classe di concorso in esubero sono 16.056, ne verranno accolte 2.000, sulla base dei seguenti criteri:
a)     classi con maggior esubero, più la 75, la 76 e le classi di concorso della tabella C; 
b)    aver prestato servizio su sostegno senza titolo di specializzazione;
c)     minore età anagrafica.
Ad oggi, i supplenti incaricati senza titolo su sostegno sono 7.500.
Per il resto, manca completamente l’informativa sulla tempistica di tutta l’operazione e mancano le indicazioni sulle modalità di verifica dell’organico.
L’approfondimento su questi aspetti è stato ancora una volta rinviato. Il prossimo incontro è stato fissato per il prossimo 4 luglio.
Corsi  sulla lingua inglese
A seguito di specifica  richiesta, a mezzo  lettera,della UIL Scuola,   l’amministrazione ha chiarito  che per la  partecipazione ai corsi va tenuta in considerazione sia il  decreto 81/2009 che  il CCNL, pertanto  non può esistere obbligatorietà  di frequenza per i docenti. Esiste naturalmente un richiamo al senso di responsabilità per coloro che abbiamo già iniziato la frequenza a portare a termine i corsi, compatibilmente con particolari condizioni, che possono  ostacolarne la conclusione. 
I docenti ancora  utilizzati come specialisti sono 6.937, restano ancora 11.431 ore residue che vengono coperte attraverso supplenze o, più raramente, come ore aggiuntive.    Non è quantificabile il numero delle classi a causa delle diverse quote orarie  ad esse assegnate. I docenti che si apprestano completare il percorso della prima tranche  sono 5.140.
Per la seconda tranche sono in fase di avvio i corsi per i 6.000 docenti delle quattro  regioni del Piano Operativo Nazionale e degli oltre  10.000   delle rimanenti regioni, collocati in 627 classi di circa 18 corsisti.
La UIL  ha evidenziato come su tutta  la partita sia mancata l’informativa; l’assenza di  confronto su criteri e modalità e  l’ambiguità sulla obbligatorietà dei corsi  hanno determinato un forte livello di demotivazione tra i docenti, una scarsa  efficacia dei corsi fino alla bocciatura di corsisti.
La UIL  ha ribadito che devono essere assicurate al personale tutte le condizioni previste per la frequenza, dal rimborso spese alla retribuzione delle ore funzionali all’insegnamento se eccedenti le quaranta definite dall’art.  29 del vigente CCNL. Tali condizioni risultano rispettate nelle quattro Regioni  PON dove le disponibilità  finanziaria per il piano di formazione sono molto più consistenti.  Riscontro va dato per iscritto sulla non obbligatorietà a tutto il  personale; ove possibile vanno individuate soluzioni quali il semiesonero dal servizio, oltre che l’uso di eventuali quote finanziarie residue  per riconoscere l’impegno degli insegnanti.  La UIL ha  sollecitato in tale senso  la rapida messa a punto di una nota di chiarimento.