Incontri MIUR - UIL SCUOLA
Il
giorno 26 giugno si è svolto un incontro tra il ministero e le
organizzazioni sindacali sulla questione relativa ai corsi di
riconversione per il sostegno e sui corsi di formazione sulla lingua
inglese per gli insegnanti di scuola primaria
Per la Uil scuola hanno partecipato Noemi Ranieri e Pasquale Proietti.
Corsi di riconversione per il sostegno
Ancora una volta l’informativa da parte ministeriale è stata molto parziale, limitata ai soli dati quantitativi e numerici.
Le
domande presentate dal personale in esubero o appartenente a classe di
concorso in esubero sono 16.056, ne verranno accolte 2.000, sulla base
dei seguenti criteri:
a) classi con maggior esubero, più la 75, la 76 e le classi di concorso della tabella C;
b) aver prestato servizio su sostegno senza titolo di specializzazione;
c) minore età anagrafica.
Ad oggi, i supplenti incaricati senza titolo su sostegno sono 7.500.
Per
il resto, manca completamente l’informativa sulla tempistica di tutta
l’operazione e mancano le indicazioni sulle modalità di verifica
dell’organico.
L’approfondimento
su questi aspetti è stato ancora una volta rinviato. Il prossimo
incontro è stato fissato per il prossimo 4 luglio.
Corsi sulla lingua inglese
A
seguito di specifica richiesta, a mezzo lettera,della UIL Scuola,
l’amministrazione ha chiarito che per la partecipazione ai corsi va
tenuta in considerazione sia il decreto 81/2009 che il CCNL, pertanto
non può esistere obbligatorietà di frequenza per i docenti. Esiste
naturalmente un richiamo al senso di responsabilità per coloro che
abbiamo già iniziato la frequenza a portare a termine i corsi,
compatibilmente con particolari condizioni, che possono ostacolarne la
conclusione.
I
docenti ancora utilizzati come specialisti sono 6.937, restano ancora
11.431 ore residue che vengono coperte attraverso supplenze o, più
raramente, come ore aggiuntive. Non è quantificabile il numero delle
classi a causa delle diverse quote orarie ad esse assegnate. I docenti
che si apprestano completare il percorso della prima tranche sono
5.140.
Per
la seconda tranche sono in fase di avvio i corsi per i 6.000 docenti
delle quattro regioni del Piano Operativo Nazionale e degli oltre
10.000 delle rimanenti regioni, collocati in 627 classi di circa 18
corsisti.
La
UIL ha evidenziato come su tutta la partita sia mancata
l’informativa; l’assenza di confronto su criteri e modalità e
l’ambiguità sulla obbligatorietà dei corsi hanno determinato un forte
livello di demotivazione tra i docenti, una scarsa efficacia dei corsi
fino alla bocciatura di corsisti.
La UIL ha ribadito che devono essere assicurate al personale tutte le
condizioni previste per la frequenza, dal rimborso spese alla
retribuzione delle ore funzionali all’insegnamento se eccedenti le
quaranta definite dall’art. 29 del vigente CCNL. Tali condizioni
risultano rispettate nelle quattro Regioni PON dove le disponibilità
finanziaria per il piano di formazione sono molto più consistenti.
Riscontro va dato per iscritto sulla non obbligatorietà a tutto il
personale; ove possibile vanno individuate soluzioni quali il
semiesonero dal servizio, oltre che l’uso di eventuali quote finanziarie
residue per riconoscere l’impegno degli insegnanti. La UIL ha
sollecitato in tale senso la rapida messa a punto di una nota di
chiarimento.