lunedì 18 marzo 2013

TFA - Speciali, in arrivo la firma, lo scrive anche Repubblica



Questa settimana il ministro in carica all'Istruzione, Francesco Profumo, firmerà il provvedimento che dà il via ai Tfa speciali, i Tirocini formativi extra che hanno spaccato  -  ancora una volta   -  il mondo della scuola. I Tfa speciali saranno realizzati il prossimo maggio, per le attuali classi di concorso e sostituiranno la vecchia Siss, Scuola di specializzazione all'insegnamento secondario, e permetteranno agli insegnanti precari di raggiungere l'abilitazione senza tirocinio, né esami superati. Anzi, in molti casi con esami tentati e mai superati.
Ecco, i Tfa speciali sono una sanatoria sulla base dell'anzianità di servizio che consentirà a chi non ha titoli di ottenere l'agognato papiello che consentirà poi di partecipare ai concorsi nazionali. Questo passaggio, seguendo le azioni e il pensiero di Profumo nei suoi quindici mesi di governo, non avrebbe dovuto farsi. Nell'ultima fase di governo, però, il ministro ha cambiato idea.

Si attendono le carte finali che usciranno a giorni dal ministero, per ora l'idea prevalente è quella di consentire l'accesso ai Tfa speciali ai docenti con almeno tre anni di servizio realizzati tra il 1999 e il 2012. Si sta studiando se consentire l'accesso anche ai precari con molti anni di servizio docente (il cui numero deve essere ancora definito) e fin qui non abilitati. Il ministero valuta fra i 50 e i 70 mila i professori abilitabili dai "Tfa speciali", un nuovo esercito insegnante.

Ecco, è esplosa un'altra guerra per l'ingresso al ruolo di insegnante in questo maxi-ingranaggio che è la formazione e l'arruolamento degli insegnanti e che ad ogni giro di ministro diventa più farraginoso senza riuscire a liberare risorse umane preparate per studenti che meriterebbero docenti scelti da una selezione alta. La guerra, sì. Cinquecento insegnanti universitari hanno chiesto al ministro Profumo di non firmare il provvedimento, che loro chiamano "un condono tombale", che, loro sostengono, affosserà definitivamente la qualità della scuola italiana "regalando l'abilitazione a docenti che hanno il solo merito di avere alle spalle tre anni di servizio". Gli "speciali" sono insegnanti, sostengono i prof d'università, "bocciati alla selezione fatta nel novembre scorso per accedere al Tfa ordinario e già in passato hanno avuto molte occasioni per abilitarsi, ma non hanno mai superato le prove".

Il Miur, si ricorda, in una prima fase aveva programmato l'accesso per 20 mila corsisti e 20 mila ne aveva selezionati attraverso tre prove scritte e orali. Ora Profumo apre le porte al triplo di precari. Sostengono i docenti universitari: "Questa sanatoria premia solo l'anzianità, cancella la programmazione, causa la completa saturazione del sistema delle abilitazioni e il blocco dei prossimi cicli del Tfa ordinario e del regolare regime della formazione iniziale". Scrivono: "Così si mortificano il merito e le aspirazioni dei giovani laureati e la volontà di svecchiamento del sistema scolastico italiano". Una missione, lo svecchiamento appunto, che fin qui aveva guidato l'attività del ministro Profumo. L'argomento "tirocini formativi", comunque, divide lo stesso Partito democratico.

Va ricordato che il Tfa ordinario è un corso di alta formazione universitaria a frequenza obbligatoria che prevede corsi teorici e tirocini pratici, il superamento di tre esami (test, scritto e orale) e una tesi finale. A ogni partecipante costa in media 2.500 euro. L'ultimo Tfa ordinario ha impegnato i candidati dallo scorso giugno fino a dicembre: dei 140 mila iscritti alle prove di selezione, solo 11 mila sono stati ammessi al corso. Ora però i corsi, che vanno finanziati con denaro pubblico, rischiano di non partire o se partiti di non arrivare a termine (dovrebbero terminare entro giugno). Non c'è copertura. Il rischio vero è che diversi corsi, in diverse città, siano annullati o sospesi. "Chi ha puntato sulla propria formazione e si è impegnato in un percorso oneroso in termini economici, di tempo e di studio, viene drasticamente penalizzato, a vantaggio della classe precaria docente". E con 70 mila nuovi abilitati la saturazione delle abilitazione fermerà i "giovani tirocinati" per almeno tre anni.

Si attendono, come da copione della scuola italiana, nuovi ricorsi a Tar e tribunali civili. Comunque vada.

La Repubblica